14.09.2011 – I COSTI DELLA TUTELA SI TAGLIANO, QUELLI DELLA POLITICA NO: CI COSTERA’ UN PATRIMONIO!

Continuano i tagli per la tutela del territorio e del patrimonio archeologico

La Confederazione Italiana Archeologi esprime la propria solidarietà al personale tecnico della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, che, a causa dei tagli inflitti dalla Manovra Finanziaria al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, non sono più nelle condizioni di assolvere al proprio compito istituzionale di controllo capillare del territorio e tutela del patrimonio archeologico.
La revoca dei rimborsi per i sopralluoghi che i funzionari archeologi e i loro assistenti svolgono quotidianamente nei cantieri presenti nel territorio della città comporta un grave danno per il patrimonio archeologico, dal momento che senza i controlli e le verifiche del personale della soprintendenza si aumenta il rischio di danneggiamenti e abusi edilizi.
Già un anno fa chiedevamo un intervento del Ministro su questo tema, ma – afferma il Presidente Giorgia Leoni – siamo ancora nella stessa situazione: le Soprintendenze continuano a subire tagli vergognosi e gli si impedisce di svolgere le loro funzioni essenziali. Il patrimonio archeologico, il territorio e il paesaggio del nostro paese rischiano di subire un nuovo, inarrestabile saccheggio. Non possiamo permetterlo.
Nessuno ignora la grave crisi economica che sta attraversando il nostro Paese – continua il Presidente Leoni – ma forse prima di tagliare i fondi per la tutela del patrimonio archeologico si potrebbe intervenire sui veri sprechi della Pubblica Amministrazione e sugli inaccettabili privilegi di cui tanto si è letto in queste ultime settimane. Non è ammissibile che si tagli un settore realmente strategico per il nostro paese e un sistema di gestione della tutela che fa da modello a tutto il mondo.
Tagliare la tutela e non i costi della politica ci costerà davvero un Patrimonio, quello archeologico, storico e paesaggistico del nostro paese. Ma noi non lo accettiamo!

La stratificazione storica delle nostre città e la capillare diffusione sul territorio del patrimonio archeologico e artistico sono rivendicate dalla politica sempre come specchietto per le campagne elettorali e per acquisire prestigio internazionale, ma passano nel dimenticatoio e subiscono gravi tagli subito dopo l’espressione popolare.
La Confederazione Italiana Archeologi chiede un intervento urgente del ministro on. Galan affinché faccia chiarezza sull’incidenza reale dei costi della tutela sui bilanci delle singole soprintendenze e del ministero in generale, soprattutto per quelle regioni i cui territori geograficamente articolati risultano essere poco raggiungibili con i mezzi di trasporto pubblico.