COSA CAMBIA CON IL DM 244/2019

Per la prima volta in Italia, uno dei paesi con il più alto numero di aree archeologiche e beni archeologici nel mondo, numerosi siti patrimonio dell’UNESCO, la professione di archeologo viene riconosciuta per legge. Sembra strano dirlo, ma nel 2019, finalmente il nostro Paese crea un regolamento per svolgere questa professione: basta archeologi dilettanti! Basta appassionati che improvvisano!
Per poter lavorare sul nostro patrimonio c’è bisogno almeno della laurea triennale in archeologia e di sufficiente esperienza professionale.

Questa legge prevede la creazione di un elenco di professionisti che sono i soli autorizzati a lavorare con il nostro patrimonio archeologico.
Gli elenchi non sono un albo, ovvero uno strumento a cui è obbligatorio essere iscritti per esercitare una professione, ma indicano i requisiti necessari per poter essere archeologo. Non è necessario essere iscritti per svolgere la professione, ma è obbligatorio possedere i requisiti previsti.

L’elenco è diviso in 3 fasce e a ognuna corrisponde un grado di responsabilità e di autonomia mano a mano crescente.

Ogni fascia è articolata in 3 sezioni

• Attività Caratterizzanti – stabilisce compiti e attività caratteristiche e caratterizzanti
• Competenze, abilità e conoscenze associate all’attività professionale – definisce le specificità e le specializzazioni per esercitare le specifiche attività
• Requisiti di accesso – elenca i titoli necessari per accedere al profilo