08.04.2011 – LA CONFEDERAZIONE ITALIANA ARCHEOLOGI ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE DEL NOVE APRILE

“Il nostro tempo è adesso” ed è già tardi

Quanti altri talenti e risorse dovremo sprecare ancora privando i giovani professionisti dei Beni Culturali della possibilità di lavorare e vivere in condizioni dignitose?
La Confederazione Italiana Archeologi aderisce all’iniziativa nazionale dei precari del Nove Aprile, denunciando le difficoltà 
che quotidianamente migliaia di archeologi sono costretti a vivere a causa delle condizioni di precarietà e assenza di tutele e garanzie dei diritti minimi di ogni lavoratore.

E’ anacronistico e inutile, nel mondo contemporaneo, inseguire le logiche degli ordini professionali e degli albi, in cui varie caste legittimano o meno il valore del lavoro e castrano le possibilità di affermazione di professionisti che operano per l’innovazione metodologica e tecnica delle proprie competenze e conoscenze.

Diciamo BASTA alle nuove forme subdole e invisibili di precariato che si nascondono dietro all’uso scellerato, alla mancanza di tutele e controlli per le partite iva: la totale cancellazione dei diritti essenziali per chi presta la propria opera, l’assenza di politiche assistenziali e la paradossale mancanza di garanzie economiche e contrattuali.

“Il nostro tempo è adesso”, ed è tempo che le competenze, i titoli, gli anni spesi a studiare e a lavorare siano la vera chiave per vedere riconosciuta una dignità professionale e sociale.