09.01.2014 – IL RICONOSCIMENTO DEI PROFESSIONISTI DEI BENI CULTURALI E’ UN DIRITTO

La Confederazione Italiana Archeologi esprime il proprio stupore nell’apprendere che oggi i parlamentari del Movimento5Stelle abbiano ritirato la loro firma durante la discussione finale della Proposta di Legge n. 362 sui Professionisti dei Beni Culturali.

La Proposta è frutto di un lungo confronto tra i rappresentanti delle Istituzioni e i Professionisti ed il risultato è un testo ampiamente condiviso, costruito attraverso il contributi di tutti coloro che hanno partecipato a quella discussione. Un lavoro che consideriamo un esempio virtuoso di come Istituzioni e società civile possono collaborare per migliorare la condizione di migliaia di lavoratori. Il pieno accordo sul testo manifestato da tutti i gruppi parlamentari e dalle associazioni di categoria aveva creato le condizioni per chiedere al Governo di approvare la Proposta in sede legislativa, velocizzandone l’iter e conferendo finalmente il riconoscimento da parte dello Stato a migliaia di professionisti dei Beni Culturali.

Spiace soprattutto rilevare che il movimento 5stelle, che avrebbe potuto proporre miglioramenti o modifiche al testo da discutere in Commissione, abbia preferito mortificare migliaia di professionisti che, con anni di formazione ed esperienza alle spalle, si vedono ancora una volta umiliati da chi dovrebbe rappresentarli e tutelarli.

Ciò che risulta incomprensibile è la ragione che potrebbe aver spinto quei parlamentari ad un tale atto: che abbiano giocato con le aspirazioni, i diritti e la vita di migliaia di lavoratori per fare uno sgarbo al Governo e avere garantita la ribalta mediatica? Che non ritengano degni di essere riconosciuti dallo Stato i Professionisti dei Beni Culturali, che garantiscono la conoscenza, la tutela e la fruizione del nostro patrimonio? Che abbiano preferito sostenere i dubbi dell’oligarchia burocratica e accademica del nostro settore piuttosto che migliaia di professionisti?

Siamo tutti cittadini o forse qualcuno è più cittadino di altri?

Il compito di chi siede in Parlamento, specie quando si parla di una legge come questa, a costo zero e che servirebbe a far emergere dall’anonimato migliaia di professionisti, – dichiara il presidente Alessandro Pintucci – dovrebbe essere quello di andare incontro alle esigenze dei cittadini, non di giocare con le vite di professionisti che lottano da anni per il riconoscimento e il superamento di una precarietà che sta costando cara a generazioni intere di lavoratori altamente specializzati e qualificati.

 “Ringraziamo i gruppi parlamentari che hanno accolto la richiesta di una discussione immediata della Proposta, che forse già da lunedì sarà in Aula, e ribadiamo con fermezza la nostra posizione. Insieme alle altre associazioni che hanno aderito alla manifestazione “500 no al Mibact”, – prosegue Alessandro Pintucci – abbiamo scelto di mettere la richiesta di approvazione della legge 362 al primo punto delle rivendicazioni con cui scenderemo in piazza sabato mattina in piazza del Pantheon a Roma, a cui invitiamo a partecipare tutti i professionisti, non contro qualcuno o qualcosa, ma per il Riconoscimento e la buona occupazione nei Beni Culturali”.