20.10.2010 – ELENCO ARCHEOLOGI: IL MIBAC COSTITUISCE UN ALBO DI FATTO

Archeologia Preventiva: la Confederazione Italiana Archeologi contesta ultime disposizioni del MiBAC

La Confederazione Italiana Archeologi esprime il proprio deciso dissenso rispetto al contenuto della circolare emanata dalla Direzione Generale per le Antichità n. 18 del 24 settembre 2010, che contiene le disposizioni in merito all’Archeologia Preventiva – Istituzione elenco e modalità d’iscrizione.

Nel testo la Direzione invita le Soprintendenze Archeologiche e le Direzioni Regionali ad informare “...le istituzioni universitarie e gli altri soggetti che collaborano abitualmente con le suddette Soprintendenze nelle attività di tutela archeologica” e le invita “…a sollecitare la più celere iscrizione all’elenco, tenuto presente che, a partire dal trentunesimo giorno dalla pubblicazione della presente circolare sul sito del Ministero, le attività di cui sopra dovranno essere affidate ai soggetti iscritti all’elenco”. Le attività a cui la circolare fa riferimento sono la “…ricognizione, raccolta e validazione dei dati archeologici relativi alle aree in cui si collocano i progetti ricadenti nelle previsioni del D.Lgs. 163/2006, artt. 95-96”.
La circolare ministeriale – sostiene il Presidente Giorgia Leoni  conferma purtroppo tutti i dubbi e le preoccupazioni espresse dalla Confederazione, fin dal 2005, circa la natura e le modalità di gestione dell’Elenco che, in seguito a queste nuove disposizioni, viene a costituire di fatto un albo degli archeologi.
Il MiBAC, pur avendo più volte garantito che l’Elenco avrebbe avuto un valore esclusivamente ricognitivo, dà nei fattti alle soprintendenze direttive ben precise che conferiscono all’Elenco un carattere abilitante e vincolante, malgrado quanto espresso dal Consiglio di Stato il 13 marzo 2006.
E’ inaccettabile che il MiBAC – prosegue il Presidente Giorgia Leoni  non si preoccupi minimamente di escludere dai lavori normati dalla Legge sull’Archeologia Preventiva migliaia di archeologi che da decenni collaborano con le Soprintendenze lavorando nei cantieri, negli archivi e nei magazzini, premurandosi però di attivare i propri uffici periferici a sollecitare le Istituzioni Universitarie ad iscriversi all’Elenco.
La Confederazione Italiana Archeologi chiede al Ministro on. Bondi di intervenire urgentemente e di apportare le necessarie modifiche dopo aver avviato un confronto franco e concreto con i professionisti sulla cui vita lavorativa e personale ricade il procedimento, evitando di continuare a gestire la discussione esclusivamente all’interno della cerchia ristretta dei dirigenti ministeriali e dei professori universitari.

QUI il testo della CIRCOLARE