La Confederazione Italiana Archeologi esprime il proprio sgomento di fronte al gravissimo crollo che ha colpito le strutture della Domus Aurea, dal 2005 oggetto di un’ordinanza che ne affida il restauro e la messa in sicurezza al Commissario Straordinario ing Marchetti.
Ancora una volta i fatti dimostrano la scarsa utilità delle strutture commissariali, che, malgrado la concessione di deroghe rispetto a tutte le norme vigenti in materia di lavori pubblici, non riescono a raggiungere i risultati e gli obiettivi che il Governo affida loro. La semplificazione burocratica avrebbe lo scopo di velocizzare gli interventi da realizzare sui monumenti,
ottimizzando risorse e professionalità: alla Domus Aurea ben 5 anni di commissariamento, studi di grandi professionisti e finanziamenti ad hoc hanno portato alle immagini che abbiamo visto oggi.
“Il crollo delle strutture della Domus Aurea – ha dichiarato la Presidente Giorgia Leoni – è un fatto gravissimo, che avrebbe potuto trasformarsi in una vera e propria tragedia, dal momento che gli ambienti colpiti sono luoghi in cui lavorano gli archeologi che studiano i materiali del cantiere e in cui svolgono le esercitazioni didattiche gli studenti della Sapienza. Ancora una volta – continua Giorgia Leoni – gli archeologi hanno rischiato la vita svolgendo il proprio lavoro, operando in mancanza delle norme minime di sicurezza. E, ancor più grave, nessun rappresentante delle istituzioni e del Governo ha ritenuto necessario spendere due parole per chiedere scusa a questi professionisti e per impegnarsi affinché siano garantite le condizioni di sicurezza anche per gli archeologi collaboratori esterni.“
Risultano allarmanti alcune dichiarazioni del Commissario ing. Marchetti, che, denunciando l’assoluta gravità della situazione della Domus Aurea, ha affermato che “Al crollo di oggi potrebbero seguirne altri anche nell’immediato“, e ancora che “…bisogna dare il via ai lavori di consolidamento… per mettere in sicurezza subito quel tratto. Ma se non arriva un finanziamento complessivo si rischia di mettere una toppa da una parte e vedersi aprire una falla dall’altra”. Queste gravi affermazioni impongono una riflessione seria sulle strategie politiche adottate in materia di Beni Culturali nel nostro paese, rilanciando la necessità di un impegno concreto da parte del Governo per uscire dalla logica emergenziale e ripristinare la cultura della tutela e della conservazione ordinarie, che rappresentano la funzione primaria del MiBAC.
La Confederazione Italiana Archeologi chiede un intervento immediato del Ministro on. Bondi per avere i necessari chiarimenti circa il sistema di gestione dei fondi affidati alle strutture commissariali operanti nel settore dei Beni Archeologici, in particolare a Roma. Chiediamo, inoltre al Ministro un’analisi seria, attenta, trasparente e priva di qualunque incidenza ideologica, affinché si verifichino i risultati ottenuti e i lavori svolti fino ad oggi dalle strutture commissariali operanti nel settore archeologico, riflettendo sulla effettiva opportunità di mantenerle attive. Le aree archeologiche di Roma e Ostia sono state commissariate per i danni causati dal maltempo, la Domus Aurea crolla a causa delle infiltrazioni: non ci eravamo resi conto di vivere nella terra dei monsoni! …è proprio vero che il problema di Roma è la pioggia!