26.01.2007 – LIBERALIZZAZIONE DELLE AUTORIZZAZIONI PREVENTIVE PER LA PROFESSIONE DI GUIDA TURISTICA
La Confederazione Italiana Archeologi plaude senza riserve alla decisione del Governo di liberalizzare l’attività di guida turistica, finora vincolata a una logica che non teneva nella dovuta considerazione la professionalità e la preparazione dei laureati in materie di beni culturali.
Ora, il provvedimento del Governo Prodi restituisce finalmente dignità e giusto valore ai titoli di archeologi e storici dell’arte, i quali allo studio, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale hanno dedicato e continuano a dedicare tutto il loro tempo, con un tale investimento di energie, passione e competenze da non meritarsi la mortificazione di un esame estemporaneo, come quello fino a ieri necessario per acquisire il famigerato “patentino” di guida turistica.
Allineandosi a quanto espresso in proposito dall’ANASTAR (Associazione Nazionale Storici dell’Arte), la Confederazione Italiana Archeologi tiene infine a sottolineare che, con la sentita adesione all’iniziativa di governo, non si intende affatto disconoscere la professionalità della categoria delle guide turistiche, né invaderne il settore lavorativo, il quale, com’è noto, non si limita alle sole visite guidate.