21 .04.2020 – MANCAVANO SOLO LE BATTUTE DI SALA

La CIA Lombardia esprime il suo rammarico per le dichiarazioni del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante la diretta Facebook di martedì 21 Aprile alle ore 11, nel video realizzato in via De Amicis all’interno del cantiere per la costruzione della linea metropolitana M4 del capoluogo lombardo.

I ritrovamenti archeologici della linea M4vengono liquidati con un commento, che riteniamo fuori luogo: “ci mancavano solo i muri romani, quando le cose vanno in un certo modo non ce n’è… come il famoso film potrebbe anche piovere, e oggi piove“. Possiamo dedurre che secondo il Sindaco di Milano l’archeologia è di nuovo causa di ritardi, ma veramente siamo ancora fermi a questa narrazione?

Ci preme richiamare il Sindaco al senso di responsabilità che un politico e un amministratore dovrebbe mostrare tramite le parole che usa quando parla in pubblico e al pubblico. Capiamo bene che non era un attacco nei nostri confronti, e comprendiamo che probabilmente si sia usato un luogo comune per rendersi più vicino alle persone, ma questi luoghi comuni distruggono in poche battute il lavoro attento e paziente di molti professionisti per tanti motivi importanti.

Perché l’archeologia è una professione riconosciuta dalle legge 110/2014 e dal DM 244/2019.
Perché l’archeologia dà da mangiare a migliaia di persone e alle loro famiglie in Italia.
Perché le archeologhe e gli archeologi, oltre ad essere preparati e ben formati, tutelano e garantiscono la conservazione del patrimonio culturale del paese, proprio quei “muri romani” disprezzati, e che invece ci rendono quello che siamo oggi.

Perché non è l’archeologia che fa ritardare i lavori, perché è parte stessa del cantiere, come la stessa terra che viene scavata per costruire, e senza terra non si può costruire.

Spesso i cantieri ritardano perché l’archeologia non viene presa in considerazione e può diventare un ottimo capro espiatorio su cui addossare la responsabilità “dei ritardi” sapendo bene che, a volte, questa è solo una mera scusa per nascondere inadempienze da parte di altri attori in causa.

Gentile Sindaco, nel suo discorso, fa riferimento al fatto che, giustamente, i milanesi sono cittadini rispettosi delle regole, ma Le ricordiamo che anche l’archeologia ne è parte e che un pubblico ufficiale non dovrebbe mai esprimersi in modo da arrivare a delegittimare una qualsiasi delle nostre leggi. Queste norme formano la nostra società, senza queste Lei sarebbe ancora un Big Man all’interno di un gruppo di capanne e non il Sindaco di una metropoli. La nostra storia e le nostre leggi ci rendono tali e se riusciremo ad andare avanti e superare le crisi, sarà anche grazie a quei muri che sono riemersi dal passato, perché ci raccontano delle sfide vinte dai milanesi di quelle epoche. Senza i loro insegnamenti sarà molto più difficile andare avanti. Nel comune che Lei amministra, all’interno del Museo Archeologico, è stata già allestita nel 2018 una mostra sulle scoperte legate alla M4, un primo assaggio chiaramente, ma la cittadinanza ha già avuto una restituzione, ha già avuto modo di comprendere, di capire e di rifletterci sopra. E quella sua breve frase così sprezzante, cancella il lavoro di quelle persone, che probabilmente ha occupato mesi delle loro vite.

Per questa ragione avremmo voluto tanto farLe da guida alla mostra “Viaggio nel tempo con M4”, esposta al Civico Museo Archeologico di Milano nel corso del 2018, ma ci piacerebbe incontrarLa ugualmente, magari proprio in quelle sale, o ancora meglio all’Antiquarium Alda Levi che sorge bei pressi della futura stazione della M4 per mostrarLe il senso del nostro lavoro e la possibilità che offre: se utilizzato correttamente in fase di progettazione, di far risparmiare tempo (e soldi!) sia al Comune che ai privati.