02.06.2010 – TAGLI IN FINANZIARIA: QUALE FUTUTRO PER L’ARCHEOLOGIA ITALIANA?

Restano pesanti i tagli dei finanziamenti pubblici agli Istituti di cultura e al MiBAC

La Confederazione Italiana Archeologi esprime soddisfazione per l’intervento del ministro Bondi che ha portato allo stralcio in Finanziaria del provvedimento che avrebbe tagliato 232 istituti culturali del nostro paese.
Siamo contenti – ha dichiarato il Presidente Giorgia Leoni  che il Ministro Bondi abbia ascoltato i ripetuti appelli provenienti da esponenti del mondo della cultura e dell’archeologia in particolare e che sia riuscito a sventare il taglio definitivo di tutti gli istituti. Il passaggio dai 21,5 milioni di euro di finanziamenti ai 10,7 impone una riflessione profonda e l’elaborazione di una programmazione degli interventi mirata ad individuare i centri di eccellenza da potenziare e i veri sprechi da eliminare.
La 
Confederazione Italiana Archeologi chiede al Ministro Bondi l’apertura di un tavolo di confronto con tutti i soggetti che operano nel settore dei Beni Culturali per elaborare un piano condiviso per la ridefinizione dei criteri di finanziamento pubblico agli istituti.
Siamo molto preoccupati per i tagli gravissimi che la manovra impone al Ministero per i Beni e le Attività Culturali e agli istituti ed enti di ricerca del settore – prosegue il Presidente Giorgia Leoni  ma siamo fiduciosi che il Ministro Bondi saprà ascoltare e recepire le istanze che vengono dal mondo dell’archeologia. Comprendiamo il momento di profonda crisi economica in cui versa il paese e siamo convinti che sia necessario razionalizzare la spesa pubblica anche nei Beni Culturali.
Razionalizzazione della spesa e non tagli indiscriminati. – continua il Presidente della Confederazione – Tagliare del 50% i fondi alla Scuola Archeologica di Atene o all’Istituto per la Storia e l’Archeologia della Magna Grecia di Taranto o all’Istituto Italiano per la Preistoria e la Protostoria significherebbe comunque destinarli alla chiusura. Dunque c’è bisogno di un intervento coraggioso per individuare le eccellenze ed eliminare o ridurre tramite accorpamenti altri enti di discutibile utilità. Quale futuro ci sarà altrimenti per l’archeologia italiana?
La 
Confederazione Italiana Archeologi, rinnovando la propria disponibilità alla collaborazione con le istituzioni, auspica che il Ministro Bondi, di concerto con il Ministro Tremonti, sappia garantire il giusto riconoscimento e il meritato contributo dello Stato agli Istituti archeologici che rappresentano veri centri di eccellenza a livello internazionale nell’ambito della formazione, della ricerca, dell’innovazione metodologica e della diffusione della conoscenza del nostro patrimonio culturale.